I'll be there when there's nothing left.

{..........} Una volta quando ero piccola mi sbucciai il ginocchio,così corsi da mia nonna in lacrime e gli chiesi di farmi passare il dolore. Lei mi disse che dovevo sopportarlo, che prima o poi tutti i dolori del mondo svaniscono se riesci a rinchiuderli in una scatola. Io le chiesi perchè in un momento come quello parlava di scatoloni e lei mi disse che era una tattica che aveva imparato fin da quando era piccina come me. Ogni volta,quando si sentiva troppo triste o provava dolore chiudeva gli occhi e immaginava nella sua mente varie scatole,di diverse dimensioni e colori. Immaginava di aprire quest'ultime e di riempirle tutte dei pensieri più faticosi da sopportare. Poi sempre immaginando,pensava di chiuderle con del nastro adesivo e di posizionarle in un posto lontano della sua mente.Se non altro "era un modo per dimenticare", mi diceva. Da quel giorno ho cominciato a "fabbricare" le mie scatole personali. Ma con me il consiglio di mia nonna non ha mai avuto i risultati sperati.. Ogni volta che sembrava che fossi riuscita a rinchiudere tutto ciò che mi faceva male all'interno del cartone immaginario,arrivava una foto,una parola,un gesto dall'esterno che scatenava in me ricordi ormai seppelliti sotto quintali e quintali di scatole. Era come se il nastro adesivo si sciogliesse,i bordi dello scatolone si ammorbidissero sotto un grande strato d'acqua bollente e tutto il dolore cominciasse a uscire e ad espandersi in tutto lo spazio restante. Lo scatolone più pesante è sicuramente il tuo. Si sembrerà idiota dirtelo per lettera e raccontarti di questa storia (sicuramente mi prenderai per pazza)ma dovevo dirtelo.Il tuo scatolone è il più grande. Sulla sommità c'è inciso il tuo nome con del nero pennarello indelebile. A chiuderlo non so quanto nastro,puntine e graffette immaginarie mi ci sono volute. Sai ogni tanto si apre,così da solo, come se avesse voglia di farsi un giro all'interno della mia testa per poi riscomparire in qualche angolo dei miei pensieri. Al suo interno ci sono i baci,le parole,le lettere spedite,i regali, gli sguardi, le carezze,le colazioni nel bar davanti a casa e la tua partenza. Quest'ultima è stata sicuramente la più difficile da rinchiudere. E penso sia la tua mancanza che ogni volta si diverte a staccare il nasro adesivo,a togliere tutto ciò che reprime i ricordi di te e a farli affiorare sotto forma di lacrime. Ma ormai non ha più importanza..La scatola si è già rovinata da tempo,come la padrona che l'ha costruita. La mia vita si è dissolta davanti ai miei occhi e le scatole ormai non servono più anzi, ce ne sono talmente tante aperte che forse è per questo che ora mi ritrovo in questo stato. Spero tu stia bene lì dove sei. Spero tu non abbia rimorsi,nemmeno quello di avermi abbandonata senza una parola. Addio per sempre,questa è l'ultima lettera che ti scrivo. ©

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